Mi chiamo Valeria e ho 41 anni la mia famiglia è composta da mia madre e mio padre ormai pensionati e da mio fratello gemello che vive con la sua compagna con cui ho avuto un figlio, mia nipote.attualmente ho un compagno con cui convivo da circa un anno

Il primo problema oncologico che ho incontrato nella mia vita risale a quando avevo sei anni

Sono stata operata all’età di sei anni e poi all’età di 11 chirurgicamente alla testa ed in seguito nell’età adolescenziale mi sono sottoposta a due cicli di radioterapia.i primi problemi si sono svegliati verificati quindi in età fanciullesca quando la mia vista a causa della massa maligna si è iniziata a convergere a causa di uno stress amento del nervo ottico che ad oggi mi ha lasciato un leggero strabismo di Venere nonché una leggera atassia sulla parte sinistra del corpo.sono sempre stata supportata dalla mia famiglia e dai chirurghi che mi hanno operata la diagnosi è stata perlopiù sempre comunicata inizialmente ai miei genitori considerata la mia giovane età ma avendo poi avuto problemi inerenti a melanomi all’età circa di 30 anni e in questo frangente i medici si sono rivolti direttamente a me

Ho incontrato dei professionisti che mi hanno aiutata consigliandomi un percorso psicologico e mi hanno sostenuta dandomi fiducia nel corso degli anni mentre altri che invece assumevano un atteggiamento più rude utilizzando parole negative e non creando empatia

Credo che rapportarsi al paziente capendo prima il suo modello di mondo possa sicuramente facilitare la comunicazione

L’eventuale beneficio dell’attività formativa è rivolto sicuramente ai pazienti e nello stesso tempo i medici che se ne prendono cura gestendo la comunicazione in modo proattivo

Considerando che ho 41 anni ed ho passato nelle ospedali, nei reparti oncologici, circa trent’anni della mia vita mi piacerebbe collaborare per la formazione e per anche dare un senso ancora più positivo a tutte le peripezie che ho subito