Nel 1977 ho pensato di mettermi in proprio, aprire uno studio, ed esercitare la libera professione di progettista meccanico. Sposato da pochi anni e con la responsabilità di una famiglia, prima di cominciare la mia nuova attività, ho pensato di sottopormi ad un check up completo per verificare il mio stato di salute.
L’esame del sangue ha evidenziato il valore della glicemia a 129. Il medico ha pensato ad un errore e mi ha fatto ripetere l’esame che ha confermato lo stesso valore, nella successiva curva da carico mi hanno diagnosticato il diabete mellito. Nella mia famiglia non ero al corrente di altri diabetici, ma come disse il medico “ci vuole sempre uno che comincia”.
Sono andato allora da una dietista che ha preparato la mia dieta. Ricordo 50 gr di pasta, niente vino, niente burro e formaggi, niente olio extra vergine di oliva, niente carni rosse, niente salumi, ecc. Insomma quando mi mettevo a tavola mi veniva da piangere, ed ovviamente ho cominciato a dimagrire. Dopo 4 mesi ero dimagrito di circa 7 kg., Il valore della glicemia era sceso a 105 ed io non avevo più la forza di fare attività sportiva.
A quel punto ho pensato bene di andare da uno specialista, primario di diabetologia, il quale mi ha detto che ormai avevo esaurito tutte le mie difese, ed il primo microbo che avessi incontrato mi avrebbe causato minimo una polmonite. Il Prof. mi ha dato una dieta un po’ più “ umana” invitandomi a fare attenzione soprattutto ai grassi saturi, a evitare i dolci, a fare molta attività fisica, e mi ha inserito nel centro anti diabetico di cui era direttore. Così rassicurato, ho iniziato la mia attività di libero professionista ed ho condotto una vita normale cercando di limitarmi a tavola, facendo sempre i miei controlli periodici ( circa ogni 2 mesi e ½ ) e facendo sempre attività motoria ( tennis, palestra, bicicletta ecc ) In questa situazione i valori della glicemia erano sempre “ border line “ ed il peso era costante 73/74 per tutto l’anno.
Poi il 28 giugno del 2002 mentre ero in giro in bicicletta dalle parti di Castelvetro mi sono sentito male ed ho capito subito che c’era un problema alla pompa dell’olio. Era una domenica mattina, mi hanno ricoverato subito in cardiologia; il cardiologo mi ha comunicato che si trattava di infarto del miocardio, e che bisognava procedere con una angioplastica inserendo gli stent. Parlando poi con i medici abbiamo appurato che il mio diabete ( una malattia veramente subdola che non mi aveva mai dato avvisaglie ) aveva causato nel tempo il deposito di placche sulle mie coronarie, e questo assieme allo sforzo forse eccessivo per fare la salita della Bolognina mi aveva causato l’infarto. Il cardiologo e il mio medico di famiglia hanno concordato la terapia ed i controlli da effettuare ed io ho ripreso la mia solita vita.
Nel 2008, durante la prova annuale da sforzo all’ospedale di Baggiovara, c’è stato un campanello d’allarme, infatti nella coronarografia eseguita dopo qualche giorno si è evidenziata la formazione di nuove placche sulle coronarie con la necessità di applicare 4 stent. Il mio medico, sempre molto attento a seguire l’evoluzione della mia situazione, ha deciso di aumentare le Statine ( adottando un nuovo farmaco ) per tenere molto basso il colesterolo e contrastare quindi la formazione delle placche.
Per quanto riguarda l’alimentazione adesso nei negozi e super mercati si trovano alimenti per diabetici (senza zuccheri aggiunti ) anche molto buoni che ci riconciliano con le golosità. In conclusione debbo dire che mi considero un uomo abbastanza fortunato: il mio diabete non è dei più cattivi ed io compatibilmente con la mia età ( nel marzo 2018 sono 74 ) faccio una vita del tutto normale.